Ichinen Sanzen
Il grande maestro buddhista cinese Chih-i, vissuto nel VI sec. d.C., condensava nella espressione "i nien san ch'ien" (giapp.: ichinen sanzen), cioè "tremila mondi [=la totalità dei fenomeni] sono in un singolo momento della mente", il suo insegnamento del Buddha-Dharma. E così la spiegava:
"Non si può né dire che "un singolo momento della mente" venga prima di "tutti i fenomeni", né che "tutti i fenomeni" vengano prima di "un singolo momento della mente". Se si afferma che tutti i fenomeni derivano da un momento della mente si ha una relazione verticale. Se si dice che tutti i fenomeni sono ad un tempo manifesti nella mente si ha una relazione orizzontale. Né verticale né orizzontale son corretti. Tutto quello che si può dire è che la mente è tutti i fenomeni e che tutti i fenomeni sono la mente. Questo è oscuro, sottile e profondo. La conoscenza non può afferrarlo, né le parole esprimerlo. Pertanto è detto "regione dell'inesprimibile"".
In altri termini, secondo Chih-i, quando si sottolinea l'aspetto verticale della relazione si intende dire che la mente crea, permea l'universo; viceversa, la relazione orizzontale sottolinea che tutto l'universo è contenuto, è riassunto in un momento della mente e che, pertanto, essa deriva dai "tremila mondi". Come è "costruita" la formula?
10x10 mondi operano secondo i 10 aspetti
1000 modi di esistenza
in 3 dominî della realtà
=
ICHINEN SANZEN
3000 mondi sono contenuti in 1 pensiero/momento della vita
(includere + permeare)
1 pensiero/momento della vita permea 3000 mondi
Se i 10 mondi si riferiscono alle differenze tra i fenomeni (le mutevoli espressioni della vita possono cioè essere classificate nei 10 mondi, la vita avendo espressione in uno o nell'altro di essi), i 10 fattori/aspetti esprimono ciò che è comune ai 10 mondi, in quanto i mondi si esprimono tutti secondo i 10 aspetti. Riferirsi all'assenza di differenza significa indicare la vacuità dei fenomeni. La dottrina dei 10 aspetti mostra come agisce, non cosa sia il Dharma; si tratta di un approccio concettuale alla Realtà ultima, chiave dell'insight di Buddha relativamente al mondo. Tale dottrina estende quella dell'originazione dipendente tenendo conto delle "qualità" dei fenomeni.
Dal punto di vista delle differenze, 10 mondi dànno 100 mondi, ciascuno dei 10 contenendo gli altri;
dal punto di vista dell'eguaglianza, espressa dai 10 aspetti o fattori, poiché i 10 fattori si espandono nei 100 mondi, siamo in presenza di 1000 fattori.
Infine, i fenomeni possono poi essere visti da tre vertici (dominî) o secondo tre punti di vista: quello dei 5 componenti (o skandha), quello della qualità di vita e quello dell'ambiente in cui si collocano. Dominio significa ancora differenze tra i fenomeni. Si arriva così a 3000, volendo significare, con questa cifra, la totalità dei modi attraverso i quali si esprime l'essenza della Vita (o Vita cosmica o Forza della vita cosmica).
Poiché tutte le cose e tutti gli esseri esistono e agiscono in virtù di questi aspetti, integrati in una singola entità, in un determinato momento, l'ichinen sanzen esprime la compresenza di differenze e di unità nel mondo dei fenomeni.
Il grande maestro buddhista cinese Chih-i, vissuto nel VI sec. d.C., condensava nella espressione "i nien san ch'ien" (giapp.: ichinen sanzen), cioè "tremila mondi [=la totalità dei fenomeni] sono in un singolo momento della mente", il suo insegnamento del Buddha-Dharma. E così la spiegava:
"Non si può né dire che "un singolo momento della mente" venga prima di "tutti i fenomeni", né che "tutti i fenomeni" vengano prima di "un singolo momento della mente". Se si afferma che tutti i fenomeni derivano da un momento della mente si ha una relazione verticale. Se si dice che tutti i fenomeni sono ad un tempo manifesti nella mente si ha una relazione orizzontale. Né verticale né orizzontale son corretti. Tutto quello che si può dire è che la mente è tutti i fenomeni e che tutti i fenomeni sono la mente. Questo è oscuro, sottile e profondo. La conoscenza non può afferrarlo, né le parole esprimerlo. Pertanto è detto "regione dell'inesprimibile"".
In altri termini, secondo Chih-i, quando si sottolinea l'aspetto verticale della relazione si intende dire che la mente crea, permea l'universo; viceversa, la relazione orizzontale sottolinea che tutto l'universo è contenuto, è riassunto in un momento della mente e che, pertanto, essa deriva dai "tremila mondi". Come è "costruita" la formula?
10x10 mondi operano secondo i 10 aspetti
1000 modi di esistenza
in 3 dominî della realtà
=
ICHINEN SANZEN
3000 mondi sono contenuti in 1 pensiero/momento della vita
(includere + permeare)
1 pensiero/momento della vita permea 3000 mondi
Se i 10 mondi si riferiscono alle differenze tra i fenomeni (le mutevoli espressioni della vita possono cioè essere classificate nei 10 mondi, la vita avendo espressione in uno o nell'altro di essi), i 10 fattori/aspetti esprimono ciò che è comune ai 10 mondi, in quanto i mondi si esprimono tutti secondo i 10 aspetti. Riferirsi all'assenza di differenza significa indicare la vacuità dei fenomeni. La dottrina dei 10 aspetti mostra come agisce, non cosa sia il Dharma; si tratta di un approccio concettuale alla Realtà ultima, chiave dell'insight di Buddha relativamente al mondo. Tale dottrina estende quella dell'originazione dipendente tenendo conto delle "qualità" dei fenomeni.
Dal punto di vista delle differenze, 10 mondi dànno 100 mondi, ciascuno dei 10 contenendo gli altri;
dal punto di vista dell'eguaglianza, espressa dai 10 aspetti o fattori, poiché i 10 fattori si espandono nei 100 mondi, siamo in presenza di 1000 fattori.
Infine, i fenomeni possono poi essere visti da tre vertici (dominî) o secondo tre punti di vista: quello dei 5 componenti (o skandha), quello della qualità di vita e quello dell'ambiente in cui si collocano. Dominio significa ancora differenze tra i fenomeni. Si arriva così a 3000, volendo significare, con questa cifra, la totalità dei modi attraverso i quali si esprime l'essenza della Vita (o Vita cosmica o Forza della vita cosmica).
Poiché tutte le cose e tutti gli esseri esistono e agiscono in virtù di questi aspetti, integrati in una singola entità, in un determinato momento, l'ichinen sanzen esprime la compresenza di differenze e di unità nel mondo dei fenomeni.