Riccardo Venturini
Vita
Professore ordinario di Psicofisiologia clinica nell'Università degli studi di Roma "La Sapienza", Riccardo Venturini, nato a Roma nel dicembre del 1929, laureato in filosofia e medicina, ha avuto una formazione che lo ha portato ad assorbire, da un lato, gli insegnamenti dell'idealismo italiano (di Croce, Gentile e Spirito), dell'esistenzialismo francese e del marxismo gramsciano; dall'altro, quelli della psichiatria fenomenologica e della scuola psicanalitica di Parigi (di Lagache e Lacan). Dedicatosi agli studi psicofisiologici, ha svolto ricerche in campo clinico e sperimentale, seguendo la grande tradizione fisiologica russa di Pavlov, Bykov, Anochin, Sudakov, autori di cui ha anche curato la traduzione italiana di varie opere.
Dopo il 1968, ha partecipato attivamente al movimento dei lavoratori per la difesa della salute negli ambienti di lavoro e a quello per la realizzazione dei consultori familiari e dell'educazione a una sessualità libera e responsabile. Da vari anni si occupa prevalentemente dello studio degli stati di coscienza e dei livelli di vigilanza, sia nel contesto della psicologia occidentale che in quello delle psicologie tradizionali orientali. Pratica e insegna la meditazione buddhista mahayana, le cui tecniche ha appreso sotto la guida di maestri occidentali e orientali. Attualmente è interessato all'interpretazione, nei termini della psicologia transpersonale, delle tecniche di meditazione e preghiera. Garante della Fondazione Maitreya (Istituto di cultura buddhista), cura, in paricolare, la sezione di bioetica. Collabora con il Comitato nazionale di bioetica (Gruppo di lavoro su Psichiatria e salute mentale). Impegnato nel dialogo interreligioso, co-presidente della sez. Italiana della World Conference on Religion and Peace e collabora con movimenti pacifisti e buddhisti giapponesi.
Opere pricipali
I livelli di vigilanza, Roma, Bulzoni, 1973; (con M. Lombardo Radice e V. Ruggieri) Sistema neurovegetativo e personalità, Roma, Bulzoni, 1979; (con A. Anello) Musica: terapia e autorealizzazione, Roma, Bulzoni, 1972; The Lotus Sutra and Human Needs, in Dharma World, 1992; Cultura europea e religiosità giapponese, in Paradigmi - Rivista critica di filosofia, 1992; Pratica meditativa e pratica incessante, in Sofferenza e guarigione (a cura di L. Boggio Gilot), Assisi, Cittadella Ed. 1993; Sui sentieri di un ego di pace, in Per una pedagogia della pace (a cura di M. Mascia), San Domenico di Fiesole, ECP, 1993; Portare in campo l'infinito, in Duemilauno, 1995 e in <http://www.isg.it/pubb/2001/inter/intven.htm>; Oggi, il risveglio, in Critica sociologica, 1994-95; Sul "Manifesto di bioetica laica", 1996 (Il Sole-24 ore), in <http://www.symbolic.it/bertolin/contrib.htm>; Le corps retrouvé, in Notes funambules (Revue du Département de danse -Université Paris 8), 1997; The Role of Buddhism in the West, in Dharma World, 1997; Coscienza e cambiamento - una prospettiva transpersonale, IIed., Assisi, Cittadella Ed., 1998.
Pensiero
Studioso della fenomenologia della coscienza, se ne è occupato sia sul piano sperimentale che clinico (attraverso ipnosi, training autogeno, biofeedback). Partendo da una nuova considerazione dei bisogni, in cui accanto ai bisogni elementari viene affermata la autenticità dei bisogni, specificamente umani, di orientamento, significato, dedizione, ha offerto una serie di contributi alla costruzione di un ponte tra psicologia, psicoterapia e spiritualità. Centrale, in questa prospettiva, è una diversa visione della coscienza e del concetto di autorealizzazione, non solo come personale autoaffermazione (sempre limitata, costrittiva e separante), ma transpersonale (caratterizzata dalla trascendenza dell'individualità biologica, biografica e storica, e dall'affermazione della fondamentale unità con la vita e con gli altri).
Vita
Professore ordinario di Psicofisiologia clinica nell'Università degli studi di Roma "La Sapienza", Riccardo Venturini, nato a Roma nel dicembre del 1929, laureato in filosofia e medicina, ha avuto una formazione che lo ha portato ad assorbire, da un lato, gli insegnamenti dell'idealismo italiano (di Croce, Gentile e Spirito), dell'esistenzialismo francese e del marxismo gramsciano; dall'altro, quelli della psichiatria fenomenologica e della scuola psicanalitica di Parigi (di Lagache e Lacan). Dedicatosi agli studi psicofisiologici, ha svolto ricerche in campo clinico e sperimentale, seguendo la grande tradizione fisiologica russa di Pavlov, Bykov, Anochin, Sudakov, autori di cui ha anche curato la traduzione italiana di varie opere.
Dopo il 1968, ha partecipato attivamente al movimento dei lavoratori per la difesa della salute negli ambienti di lavoro e a quello per la realizzazione dei consultori familiari e dell'educazione a una sessualità libera e responsabile. Da vari anni si occupa prevalentemente dello studio degli stati di coscienza e dei livelli di vigilanza, sia nel contesto della psicologia occidentale che in quello delle psicologie tradizionali orientali. Pratica e insegna la meditazione buddhista mahayana, le cui tecniche ha appreso sotto la guida di maestri occidentali e orientali. Attualmente è interessato all'interpretazione, nei termini della psicologia transpersonale, delle tecniche di meditazione e preghiera. Garante della Fondazione Maitreya (Istituto di cultura buddhista), cura, in paricolare, la sezione di bioetica. Collabora con il Comitato nazionale di bioetica (Gruppo di lavoro su Psichiatria e salute mentale). Impegnato nel dialogo interreligioso, co-presidente della sez. Italiana della World Conference on Religion and Peace e collabora con movimenti pacifisti e buddhisti giapponesi.
Opere pricipali
I livelli di vigilanza, Roma, Bulzoni, 1973; (con M. Lombardo Radice e V. Ruggieri) Sistema neurovegetativo e personalità, Roma, Bulzoni, 1979; (con A. Anello) Musica: terapia e autorealizzazione, Roma, Bulzoni, 1972; The Lotus Sutra and Human Needs, in Dharma World, 1992; Cultura europea e religiosità giapponese, in Paradigmi - Rivista critica di filosofia, 1992; Pratica meditativa e pratica incessante, in Sofferenza e guarigione (a cura di L. Boggio Gilot), Assisi, Cittadella Ed. 1993; Sui sentieri di un ego di pace, in Per una pedagogia della pace (a cura di M. Mascia), San Domenico di Fiesole, ECP, 1993; Portare in campo l'infinito, in Duemilauno, 1995 e in <http://www.isg.it/pubb/2001/inter/intven.htm>; Oggi, il risveglio, in Critica sociologica, 1994-95; Sul "Manifesto di bioetica laica", 1996 (Il Sole-24 ore), in <http://www.symbolic.it/bertolin/contrib.htm>; Le corps retrouvé, in Notes funambules (Revue du Département de danse -Université Paris 8), 1997; The Role of Buddhism in the West, in Dharma World, 1997; Coscienza e cambiamento - una prospettiva transpersonale, IIed., Assisi, Cittadella Ed., 1998.
Pensiero
Studioso della fenomenologia della coscienza, se ne è occupato sia sul piano sperimentale che clinico (attraverso ipnosi, training autogeno, biofeedback). Partendo da una nuova considerazione dei bisogni, in cui accanto ai bisogni elementari viene affermata la autenticità dei bisogni, specificamente umani, di orientamento, significato, dedizione, ha offerto una serie di contributi alla costruzione di un ponte tra psicologia, psicoterapia e spiritualità. Centrale, in questa prospettiva, è una diversa visione della coscienza e del concetto di autorealizzazione, non solo come personale autoaffermazione (sempre limitata, costrittiva e separante), ma transpersonale (caratterizzata dalla trascendenza dell'individualità biologica, biografica e storica, e dall'affermazione della fondamentale unità con la vita e con gli altri).